Uno dei temi attualmente più discussi dalla comunità scientifica ed economica europea riguarda le modalità di applicazione dell’economia circolare, cioè un sistema produttivo globale coordinato che idealmente porti al 100% di riciclaggio e riutilizzo dei materiali, rendendo allo stesso tempo ecosostenibili tutte le attività. Come impatta l’economia circolare nelle attività di lavorazione lamiere?
Economia circolare: riciclare ferro, acciaio, alluminio
Nel modello generale di riciclo dell’economia circolare, il ciclo dei metalli gioca un ruolo fondamentale. Tutte le attività di progettazione, realizzazione, produzione, utilizzo e termine vita di metalli, utensili, strumenti e processi di lavorazione devono essere pensate e svolte in modo da evitare sprechi di risorse, minimizzare l’impatto sul clima e favorire il riciclo.
Nella lavorazione della lamiera e dei materiali metallici in generale, il modello di lavoro e il modello economico sono da sempre molto vicini al modello di economia circolare. I materiali metallici possono essere riciclati più e più volte tramite fusione. Attualmente, circa il 50% del metallo prodotto nel mondo è ottenuto dalla fusione di lamiere scartate o recuperate da altri prodotti metallici.
È bene quindi mirare a migliorare ulteriormente il tasso di riciclo delle materie prime nella lavorazione delle lamiere, anche se l’attuale risultato potrebbe essere considerato già molto buono.
Migliorare l’efficienza energetica nella lavorazione e nel riciclo
Ciò su cui invece vale la pena investire non è direttamente ad un ulteriore circolarità delle materie prime e ad un aumento del tasso di riciclo, bensì ad un miglioramento dell’efficienza energetica da utilizzare nel ciclo di lavorazione dell’alluminio o dell’acciaio.
Infatti, i processi di lavorazione delle lamiere di acciaio e alluminio sono considerati largamente inefficienti in termini di utilizzo ottimale della materia prima. Si stima che una percentuale variabile dal 20% al 50% di tutta la lamiera lavorata nel mondo finisca nel cassone degli scarti. Il consumo energetico per tagliare, scartare, spostare, fondere e riportare il metallo scartato in condizioni di utilizzo è ancora molto alto e non sostenibile.
Ridurre il consumo energetico per lavorazione lamiere
Come affrontare questo problema? Come ridurre il consumo energetico per una gestione sostenibile degli scarti? Le scelte tecnologiche a disposizione che riducono gli scarti di lamiera destinati successivamente a fusione purtroppo non sono numerose.
L’opzione più ovvia e classica è l’ottimizzazione dei nesting, ovvero la disposizione geometrica ottimale degli spezzoni da lavorare all’interno di un foglio iniziale di lamiera. Ottimizzando la disposizione dei pezzi da tagliare su una lastra, si possono ridurre sensibilmente gli scarti di lamiera.
Un’altra opzione, possibile ma più complessa, prevede che già in fase di progettazione le componenti siano disegnate in forme ottimizzate, in modo da disporle in maniera ottimale sulle lamiere e ridurre al minimo sia la lavorazione, sia gli scarti di lavorazione dal taglio.
Ottimizzare il taglio della lamiera
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Produciamo singoli pezzi in acciaio da assemblare successivamente o prodotti completi. Collaboriamo con la tua azienda per ideare, progettare, sviluppare e produrre un progetto che include la lavorazione di lamiera.
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